Notizia positiva ma il vero rischio è quello di creare un eccesso di offerta. Sino al mese scorso quasi nessuna tra le banche italiane intendeva procedere con la vendita di NPL, ora tutte quelle principali. A questo punto, bisogna chiedersi quanto denaro deve raccogliere Atlante 2 per soddisfare tutte le richieste. Oltre a questa soluzione, comunque, è atteso anche l'utilizzo della bad bank ideata dal Tesoro che, sino ad ora, si è rivelata un mezzo fallimento poiché solo la Pop Bari ha attivato la procedura (fosse stata conveniente, tutte le banche si sarebbero gettate a peso morto verso questa soluzione).
UniCredit valuta anche la cessione di un mega-portafoglio di 20 miliardi di Non performing loan (Npl) affiancato dalle Gacs, cioè dalle garanzie dello Stato. È questa una delle opzioni, anche se non l’unica, che sarebbe allo studio da parte della banca di piazza Gae Aulenti, che contattata dal Sole 24 Ore non ha commentato le indiscrezioni. In ogni caso tra gli addetti ai lavori e le banche d’affari il rumors della cessione del mega-pacchetto sta ormai circolando da qualche settimana, soprattutto dopo che il servizio di intelligence londinese Debtwire l’altro ieri ha riportato lo schema del dossier che sarebbe allo studio da UniCredit.
Fonte
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/m3XBAi
