L'accordo tra Russia e Arabia prima, l'apertura dell'Iran dopo. Appare del tutto chiaro che i principali produttori di petrolio stanno preparando la prossima riunione per giungere ad un accordo comune sul congelamento della produzione. Il recupero messo a segno dal prezzo del greggio è legato alla mossa iraniana ma, a questo punti, bisogna interrogarsi perché tagliare la produzione adesso. L'economia mondiale sta rallentando ed è sempre più chiaro ed evidente che i consumi di petrolio diminuiranno.
Per cui da un lato si tende a ridurre la produzione e dall'altro di mantenere il prezzo del greggio su valori intorno a 45/50 dollari.
Al momento, preferiamo abbandonare l'ipotesi di un intervento in compera sul prezzo del greggio nelle prossime giornate.
A livello grafico è assolutamente necessario che il prezzo del greggio rimanga sopra la soglia di 44.90 dollari nel brevissimo perché su rottura si potrebbe assistere al raggiungimento di area 44.40/44.50 dollari.