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B Pop Milano: nessuna comunicazione da Bce

Pubblicato il 23/11/2016 alle ore 22:57:41

Milano, 23 novembre 2016 – Con riferimento all’articolo di stampa pubblicato in data odierna da Il Sole 24 Ore in relazione alla fusione tra BPM e Banco Popolare, la Banca, nel prendere fermamente le distanze dalle insinuazioni formulate nell’articolo, ribadisce la piena correttezza formale e sostanziale del processo che ha portato all’approvazione del progetto di fusione da parte delle Assemblee straordinarie delle due banche lo scorso 15 ottobre. In conformità allo statuto della Banca e alla prassi per questo tipo di operazioni, il processo ha previsto l’interazione dei diversi organi societari nel rispetto dei relativi ruoli e prerogative. Il Consiglio di Gestione, alla presenza del Comitato Controlli (composto da 5 esponenti del Consiglio di Sorveglianza), ha infatti proceduto: (i) alla nomina degli advisor finanziari per le analisi di tutte le possibili opzioni conseguenti alla riforma delle banche popolari; (ii) all’individuazione delle principali linee guida della possibile operazione di aggregazione, sulla base dei quali si sono svolte le interlocuzioni con i possibili player, di cui ha ricevuto costante informativa; e (iii) esaminata ogni concreta alternativa, all’approvazione, lo scorso 23 marzo, del protocollo di intesa con il Banco Popolare e, in data 24 maggio, del progetto di fusione.

 

Il Consiglio di Sorveglianza, su richiesta del Consiglio di Gestione e nell’esercizio della propria funzione di controllo, ha espresso, dapprima in data 23 marzo 2016, apprezzamento generale sulla complessiva operazione di fusione e, anche nella composizione rinnovata in aprile 2016, ha rilasciato, in data 24 maggio 2016, il proprio preventivo parere favorevole sul progetto di fusione. La Banca d’Italia e la Banca Centrale Europea, dopo ampia istruttoria e anche sulla base del Piano Industriale approvato dalle due banche a maggio 2016, hanno rilasciato le prescritte autorizzazioni sulla fusione rispettivamente in data 8 e 9 settembre 2016. L'Assemblea straordinaria dei Soci - che, in data 15 ottobre 2016, ha approvato il progetto di fusione - ha ricevuto piena informativa sull’operazione sia in via preventiva mediante la messa a disposizione di tutti i documenti connessi all’operazione (ivi incluso il documento informativo, predisposto su base volontaria da BPM) sia in sede assembleare attraverso le relazioni svolte dai Presidenti del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione e dal Consigliere Delegato, cui ha fatto seguito un approfondito dibattito. La ricostruzione contenuta nell'articolo di stampa sul processo decisionale seguito per l’approvazione della fusione sulla base di stralci frammentari di documenti societari interni alla Banca (la cui illegittima diffusione sarà oggetto di indagine nelle sedi appropriate) è gravemente incompleta, errata e tendenziosa. In relazione poi a quanto indicato nel citato articolo di stampa con specifico riferimento all’informativa ai soci circa i crediti deteriorati del Banco Popolare, si ribadisce che in occasione dell’assemblea del 15 ottobre gli organi della Banca hanno messo a disposizione dei soci tutte le informazioni disponibili a quella data, ivi inclusa l’attestazione rilasciata dal Banco Popolare in merito all’assenza di modifiche rilevanti degli elementi dell’attivo e del passivo del Banco Popolare non contemplate nel Piano Industriale.

 

Si conferma che, anche all’esito delle più recenti interlocuzioni con le Autorità di Vigilanza, non sono emerse richieste di modifica del Piano Industriale, che è stato alla base del rilascio dell’autorizzazioni per la fusione, le cui assunzioni e previsioni anche in tema ammontare di crediti in sofferenza e delle relative coperture restano quindi sostanzialmente confermate. La Banca si riserva di assumere le iniziative idonee per la tutela dei propri interessi.



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