Noi continuiamo a credere che quanto sta accadendo intorno a Mediaset è del tutto inusuale. Inusuali sono le modalità di acquisto da parte di Vivendi (ha sempre annunciato prima i livelli di partecipazione a cui mirava), inusuale quanto riportano i media (nessuna voglia di lanciare OPA da Vivendi, ma solo la volontà di far recedere Fininvest dalla richiesta danni da 2 miliardi per il mancato acquisto di Premium - "avevano accesso alla data room per cui hanno visto i conti reali"), inusuale la mancanza di difesa da parte del Governo quando da più parti si è sostenuta la centralità dell'azienda.
Non torna nulla in questa vicenda. L'unico dato concreto è che il netto calo del numero dei titoli in circolazione (ufficialmente, circa il 39% lo possiede Fininvest, circa il 30% Vivendì, a cui bisogna sommare le partecipazioni dei vari fondi e azionisti singoli) e questo permette al titolo di rimanere su livelli elevati.
Ricordiamo che molti analisti hanno tagliato la raccomandazione sul titolo ritenendo che la valutazione borsistica è allineata, o leggermente superiore, alla congruità.
Ne consegue che non siamo in alcun caso dalla parte dei compratori ma neppure venditori allo scoperto. Non comprendiamo le dinamiche sottostanti e preferiamo rimanerne fuori.