Sarebbe già pronto il piano per la separazione della filiera Unicredit-Mediobanca-Generali, uno dei poli finanziari italiani che hanno fatto di riferimento per decenni al sistema italiano. A oggi Unicredit è il maggior socio singolo di Mediobanca con una quota dell'8,46% inserita in un patto di sindacato che vincola il 30,69% del capitale di Piazzetta Cuccia. A sua volata Mediobanca è il maggior socio singolo di Generali con il 13,46% del capitale.
Un'intreccio che i nuovi assetti nel capitale di Unicredit dopo il recente aumento e le politiche della Mediobanca degli ultimi anni potrebbero ridisegnare. Secondo la Repubblica di oggi un piano sarebbe già pronto e si prevederebbe entro due anni la rottura della filiera attuale con un'uscita di Unicredit da Mediobanca e il dimezzamento di quest'ultima nel capitale di Generali.
Non mancano ovviamente le incertezze e i rischi di esecuzione di un piano di tale portata, ma è inevitabile pensare che il terremoto di inizio anno con Intesa al lavoro su una conquista/difesa del Leone di Trieste e Generali che ne comprava quota per bloccare la scalata abbia comunque lasciato il segno e dato il là a una revisione degli equilibri tra i giganti della finanza italiana.
Nessuna smentita dall'ad di Generali Philippe Donnet che ha sottolineato: "Siamo già separati da Unicredit e Mediobanca".
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