Rimbalzo di modesta portata per il titolo nel giorno dell'assemblea straordinaria che deve deliberare l'aumento di capitale da 700 milioni di euro (attuale capitalizzazione intorno a 135 miliioni di euro). Si tratta di un aumento, in termini percentuali, stra diluitivo che potrebbe far impallidire quello di Carige appena svolto. Appare del tutto evidente che le attuali azioni tenderanno a scendere in prossimità dell'aumento di capitale: entrare in compera a questi livelli, se non si fosse allo scoperto, non ha alcun senso economico.
A livello grafico, comunque, rileviamo che il titolo trova un primo ostacolo a 1.35/1.36 euro mentre il supporto si colloca a 0.90 euro.
Non siamo attivi in questo momento mentre sotto aumento di capitale sarà da valutare l'intervento in compera. Attualmente, l'aumento ha una pre-garanzia fornita da Mediobanca che dovrebbe essere la capofila del consorzio di garanzia, mentre l'attuale azionista Dumont ha dichiarato di voler aumentare la propria quota. Anche l'hedge americano Cerberus potrebbe essere interessato a entrare nel capitale durante l'aumento.
Se queste intenzioni di sottoscrizioni dovessero tramutarsi in operazioni vere e proprie e se entreranno altri soggetti primari, con queste stabili nel tempo, e l'attuale management fosse spazzato via dati i risultati conseguiti, allora si potrebbe supporre di entrare in corsa. Viceversa, meglio indirizzarsi verso altri lidi (anche dello stesso settore).
