Nel report mensile sull''azionario gli analisti di Equita Sim confermano "l''approccio cauto che" hanno "seguito per tutto il 2017. Riteniamo infatti sia opportuno mantenere un buffer di liquidita''" per varie motivazioni. In primo luogo, Equita cita il "livello estremamente elevato di compiacenza. I massici e prolungati acquisti di titoli delle banche centrali hanno distorto la percezione del rischio, forzando gli investitori ad aumentare sempre piu'' la percentuale di azioni e bond high yield in portafoglio e ad aumentare la duration obbligazionaria da una media di 3 anni a 7". In seconda battuta, negli Usa "comincia a emergere qualche segnale di accelerazione dell`inflazione. A causa del rialzo delle commodity e del miglioramento del mercato del lavoro, i prezzi alla produzione crescono da tre mesi oltre il 2%. Se il rischio principale diventasse non la deflazione, ma l`inflazione, gran parte degli investitori si troverebbe con portafogli squilibrati e la Fed non potrebbe intervenire in loro aiuto". Terzo, "la liquidita'' dei mercati, soprattutto obbligazionari, e'' fortemente diminuita, come evidenziato dal calo dello stock di bond corporate detenuti dai market maker americani, sceso dai 300 mld usd del 2007 ai 50 mld attuali". Quarto, "il 2018 e'' l`anno in cui gli acquisti delle banche centrali scenderanno da 2 trilioni di usd annui a circa 600 mld". Infine, conclude Equita, "i junk bond stanno iniziando a evidenziare qualche minimo segnale di stress e infatti il rispettivo Etf (JNK US) non ha seguito l`indice S&P nel recente rialzo".
Fonte
Milano Finanza
