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Telecom: le ultime notizie

Pubblicato il 19/03/2018 alle ore 00:34:25

(Teleborsa) - Incontro a Parigi tra Vincent Bollorè numero uno di Vivendi e l'Amministratore delegato di TIM, Amos Genish.

I due, secondo quanto riportano alcuni rumors, si sarebbero dati appuntamento nella capitale francese per fare il punto sulla situazione nel gruppo di telecomunicazioni dopo le mosse del Fondo Elliott. Il fondo gestito da Paul Singer ha dichiarato di possedere un interesse superiore al 5% nella compagnia telefonica italiana. Una prima notizia che trapela che i due manager sono in piena sintonia sul Piano industriale presentato lo scorso 6 marzo.

Vivendi, primo azionista di TIM, con una quota vicina al 25%, è pronto a esaminare commenti espressi da Elliott anche se rimane dubbioso sul fatto "che il piano per smantellare e destabilizzare il Gruppo possa creare valore" per la società.

Intanto la battaglia di Elliott passa anche dal web. In una lettera su Www.transformingTim.it. Assieme alla lettera-manifesto rivolta agli azionisti del gruppo di tlc, il Fondo ha lanciato oggi un nuovo sito, creato per spiegare la propria proposta di cambiamento per TIM, alla luce della richiesta di revocare i consiglieri espressione di Vivendi e nominare nuovi amministratori "veramente" indipendenti. 

Nessuna intenzione di acquisire il controllo di TIM, assicura Elliott, ma "di giocare un ruolo costruttivo nel futuro della società per assicurare che sia gestita a beneficio di tutti i soci". Elliott, si legge, "ritiene che TIM rivesta una posizione unica sul mercato italiano e disponga di eccellenti asset che, se gestiti correttamente, potrebbero produrre sostanziali e consistenti ritorni per i propri azionisti e contestualmente offrire un servizio pubblico di alta qualità. All'opposto - prosegue - la cattiva gestione del CdA sotto il controllo Vivendi si è tradotta in significativi problemi di governance e in corsi azionari al ribasso.Elliott ha ragione di ritenere che un consiglio realmente indipendente sia al momento necessario al fine di migliorare sia la governance sia il rendimento di Telecom". 

https://economia.ilmessaggero.it/flashnews/tim_bollore_e_genish_si_incontrano_a_parigi_per_fare_il_punto_sul_piano_elliott-3610952.html


Il gruppo di tlc oggi guidato da Amos Genish convocherà un cda forse giovedì o venerdì, comunque dopo martedì 20 marzo, quando scade il termine consentito ai soci per presentare proposte di integrazione all'ordine del giorno dell'appuntamento di fine aprile.

Alla vigilia di una nuova settimana di tensione fra le parti, e in attesa di altri colpi di scena, dal fondo americano di Paul Singer ieri è arrivata la replica alle accuse lanciate dal gruppo di Vincent Bollorè. Venerdì scorso francesi avevano infatti aveva sottolineato che quello del fondo «ben noto per le su iniziative a breve termine», è un piano per smantellare il gruppo e destabilizzare le squadre» e «non è sicuro che creerà valore, mentre il piano industriale presentato da Genish è forte e promettente per il futuro». Accuse che la squadra di Singer rispedisce al mittente: solo per realizzare lo scorporo, la definizione del quadro regolamentare e la quotazione della rete serviranno un paio d'anni e quindi l'impegno di Elliott che può contare su una quota oltre il 5%, è strategico e non può essere definito da Vivendi come attivismo di breve termine. E neppure si può definire lo spin-off uno smantellamento di Tim, che nelle intenzioni di Elliott conserverà una quota di minoranza della rete. L'operazione, fanno sapere ambienti vicini al fondo attivista, servirà anzi a far emergere il vero valore dell'infrastruttura e quindi del gruppo di tlc, che verrà dunque valorizzata dall'operazione e potrà accelerare la riduzione del debito. Elliott ha già smentito ufficialmente l'intenzione di voler fondere Tim Brasil con Oi. Sottolineando che al momento l'unico asset messo in vendita da Tim è Persidera. Una dismissione - viene fatto notare - voluta da Vivendi, a cui è stata imposta dall'Antitrust europei. Uno dei tanti esempi, secondo il fondo Usa, dei conflitti di interesse generati dalla gestione francese.

La ricetta di Elliott per Tim è, oltre alla conversione delle azioni di risparmio, scorporare e vendere parte della rete (mantenendone una quota), cedere tutta o una parte di Sparkle, utilizzare gli incassi per ridurre il debito e reintrodurre il dividendo.

 

http://www.ilgiornale.it/news/economia/elliott-ribatte-accuse-francesi-non-vogliamo-smantellare-tim-1506427.html



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