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Telecom: Genish tira dritto sul piano presentato a marzo

Pubblicato il 17/05/2018 alle ore 23:40:54

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 17 mag - Telecom Italia continuera' a implementare il piano industriale presentato a marzo e ideato dal ceo, Amos Genish. Non vendera' la controllata brasiliana e non 'deconsolidera'' la rete fissa, al limite potrebbe valutarne una quotazione, ma a patto di mantenere la maggioranza della Netco, soprattutto in questa fase in cui broadband e 5g la renderanno piu' preziosa. Tra i propri asset, potrebbe considerare la vendita solamente di Sparkle, ma l'opeazione si profila complicata considerando i poteri speciali che potrebbe esercitare il Governo attraverso la Golden Power. Questi i punti chiave emersi dalla conference call di Telecom Italia, nel corso della quale Genish, a piu' riprese, ha tenuto a precisare che il gruppo continuera' nella strada gia' intrapresa con il pieno sostegno del nuovo cda. Il manager si e' per altro definito 'ottimista' e cosi' ha probabilmente deluso la speculazione che invece scommetteva su uno spezzatino della compagnia, dopo l'ingresso nel capitale da parte del fondo Elliott, che nel corso dell'ultima assemblea ha nominato la lista di maggioranza del board, battendo sul filo di lana il socio Vivendi, che detiene una quota quasi pari al 24% del capitale. Forse anche per questo i titoli di Telecom Italia, dopo un avvio vivace sull'onda della trimestrale archiviata con un utile netto di 250 milioni in crescita del 25%, hanno invertito la rotta e chiuso in calo dello 0,6%. In conference call, gli analisti hanno chiesto chiarezza, con una certa insistenza, sui nuovi equilibri che si sono creati all'interno del board, nominato dall'assemblea di inizio maggio. Ma Genish ha risposto che 'c'e' stato un confronto sulla strategia e sulle varie politiche del gruppo. Ma penso sia stato un ottimo inizio', sottolineando tra l'altro che Elliott non ha elaborato un piano alternativo e che dunque Telecom proseguira' nella strada gia' intrapresa nei mesi scorsi. Nel lungo periodo, ha comunque dichiarato, 'il piano dovra' essere sostenuto dall'assemblea dei soci, come gia' avvenuto in passato e come ha dichiarato anche il presidente consiglio di amministrazione oltre che il consiglio stesso'. Genish, tra l'altro, ha difeso anche la posizione del neo-presidente, Fulvio Conti, nominato dal fondo Elliott, dopo che un analista lo ha definito in potenziale conflitto di interessi, ricordando che il manager qualche anno fa era stato il ceo di Enel, attuale socio della societa' della concorrente Open Fiber, assieme a Cdp. 'Non ho visto conflitto di interesse in nessuna direzione. Non c'e' nessun problema. Tutti, all'interno del cda, hanno interesse a far funzionare bene Tim', ha tagliato corto Genish, aggiungendo: 'Il presidente di Telecom ha qualifiche elevate e vuole creare valore per Tim e solo per Tim: lo scenario e' molto piu' semplice di quanto non si possa credere'
 

Il numero uno di Telecom ha definito 'validi' i risultati pubblicati nella tarda serata di ieri da Telecom Italia, relativi al primo trimestre. Risultati che hanno beneficiato della 'notevole performance' della controllata Tim Brasil, societa' che il manager ha dichiarato non e' in vendita, visto che migliora velocemente ed e' redditizia, ossia contribuisce a migliorare anche la posizione finanziaria dell'intero gruppo. D'altra parte, ha ammesso, se in Brasile si creeranno delle opportunita' di consolidamento, dovranno essere analizzate, ma solo a patto che non incideranno negativamente sulla capacita' di cassa e di distribuzione dividendi da parte della societa' carioca. Genish ha affrontato anche il tema della rete, ribadendo che Telecom dovra' rimanere azionista della societa' di tlc, anche nell'ipotesi che sia realizzata un'ipo. Cosi' il ceo ha aperto alla possibilita' di una quotazione, anche se ha sottolineato che dovra' essere attentamente valutata, visto che si tratta di un asset prezioso. Intanto, ha spiegato, il processo di separazione della Netco va avanti, dopo essere stato notificato al regolatore. L'unico asset che il gruppo di tlc potrebbe vendere e' Sparkle, la societa' dei cavi sottomarini, ma si profila complessa per eventuali veti che potrebbe esercitare lo stato. Il manager ha inoltre ammesso che il cambio sulla fatturazione a 28 giorni pesa sui conti del gruppo e si fara' sentire soprattutto nel secondo trimestre, forse anche nel terzo, con un impatto complessivo nell'intero 2018 'di qualche decina di milioni di euro'. Comunque non si trattera' di un problema permanente, con la situazione che migliorera' a fine anno.

 


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