Il titolo ha consolidato in 2.30 euro e solo oggi sta recuperando terreno. La notizia che la quota nella costruzione del terzo ponte sullo stretto del Bosforo deve essere venduta per un importo almeno pari a 185 milioni di euro entro l'anno, non preoccupa il mercato. A livello grafico, però, la situazione continua ad essere deficitaria e questo impedisce qualsiasi intervento anche perché, ricordiamo, l'aumento da 300 milioni potrebbe partire in qualsiasi momento, dopo l'approvazione del prospetto da parte della Consob.
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 21 mag - Astaldi deve ottenere, entro la fine di quest'anno, il pagamento di "almeno" 185 milioni per la vendita della partecipazione nella concessionaria del Terzo Ponte del Bosforo in Turchia altrimenti il gruppo nipponico IHI, promesso sposo del general contractor italiano, potra' stracciare l'impegno preso con Astaldi e cedere a terzi il suo pacchetto azionario (sara' pari al 18,2% del capitale). L'importo e' indicato nel patto parasociale siglato tra Astaldi e IHI e reso noto sabato scorso. IHI, nell'ipotesi di mancato incasso per il Terzo Ponte, avra' anche un'altra opzione: potra', entro 20 giorni lavorativi, esercitare l'opzione di vendita nei confronti della famiglia Astaldi costretta quindi in quel caso a ricomprarsi tutte le azioni sottoscritte dal futuro socio nipponico a seguito della sottoscrizione del previsto aumento di capitale da 300 milioni.