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Deustsche Bank bocciata dagli stress test della Fed

Pubblicato il 29/06/2018 alle ore 10:59:35

 

Il titolo non risente di questa notizia e recupera come tutti i titoli del settore. Non siamo attivi sul titolo perché è una di quelle situazioni dove si rischia troppo per avere un rendimento incerto. La bocciatura della Fed apre a scenari che vanno dall'aumento di capitale alla fusione per risolvere i problemi di patrimonializzazione. Meglio attendere.


NEW YORK - La divisione americana di Deutsche Bank non supera gli stress test della Fed per debolezze 'qualitative'. La bocciatura è un nuovo schiaffo per la banca tedesca, già nella lista degli istituti con problemi della Federal Deposit Insurance Corp, l'agenzia di assicurazione dei depositi americana.

Nel respingere il piano di pagamenti di Deutsche Bank alla casa madre tedesca, la Fed pone dei limiti anche a Goldman Sachs e Morgan Stanley che dovranno mantenere i fondi distribuiti agli azionisti sugli stessi livelli degli ultimi anni così da rafforzare i loro bilanci. La banca centrale ha poi obbligato sei banche a rivedere al ribasso i propri piani di distribuzione di capitale per ricevere il via libera: fra queste JPMorgan, American Express e M&T Bank.

«I risultati mostrano che le grandi banche hanno forti livelli di capitale e, dopo l'approvata distribuzione di capitale, manterrebbero la loro capacità di erogare credito anche durante una severa recessione», afferma Randal Quarles, il vice presidente della Fed per la supervisione.

Per la divisione americana di Deutsche Bank la mancata promozione rappresenta un duro colpo: la banca non ha superato gli stress test in tre degli ultimi quattro anni. Le obiezioni 'qualitative' della Fed hanno riguardato per l'istituto tedesco «carenze ampie e critiche nelle pratiche di pianificazione del capitale. Debolezze che alimentano dubbi sulla capacità di Deutsche Bank US di determinare in modo efficace i propri bisogni di capitale guardando avanti», spiega la Fed.

Le promozioni della Fed hanno innescato un'ondata di annunci da parte delle banche sui propri piani di distribuzione. Citigroup aumenterà il dividendo del 41% a 0,45 dollari e ha annunciato un piano di buy back da 17,6 miliardi di dollari. JPMorgan alzerà il dividendo del 43% a 0,80 dollari, accompagnando l'aumento con un piano di acquisto di azioni proprie da 20,7 miliardi di dollari.

Wells Fargo, promossa senza problemi a dispetto delle recenti difficoltà legate ai vari scandali che si sono succeduti, ha annunciato un piano di riacquisto di azioni proprie per 24,5 miliardi di dollari, aumentando il dividendo di 4 centesimi per azione. American Express riacquisterà 3,4 miliardi di dollari di azioni e aumenterà il suo dividendo dell'11%.



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