Mercato Auto in crescita del 23,1% rispetto allo scorso anno: lo confermano le elaborazioni di Federauto su dati del Ministero dei Trasporti, che registra 702.339 immatricolazioni nei primi 5 mezi del 2023.
Certo, siamo lontani dai numeri pre-Covid e soprattutto pre-crisi energetica e inflazionistica, rispetto al quale il mercato segna ancora un calo del -22,9%. Tuttavia, rispetto al 2022 il trend sembra essersi invertito.
Le vendite ai privati registrano un aumento delle immatricolazioni (+11,4%) occupando una quota del 54% rispetto al 13% delle società, le cui nuove immatricolazioni sono però cresciute di più (+50,6% a maggio). Il noleggio cresce parimenti: +35,8% nel mese per le immatricolazioni e posizionamento al 32,8%.
Sul fronte alimentazioni, le auto a benzina crescono da inizio anno del 28%, con quota di mercato al 28%, le diesel salgono del 21% con una quota del 19,4%.
L’elettrico cresce di più (+36,7%) ma con volumi inferiori e incidenza annua del 3,8%, così come l’ibrido elettrico (crescita mensile +27,8%, rappresentatività al 34,7%).
Le auto plug-in sono le uniche che rallentano (-11,1% nel mese e +5,2% nell’anno, a quota 4,5%).
Il GPL segna +31,8% con una quota dell’8,5% nel mese e 8,9% nell’anno.
Infine, profondo rosso per il metano (-92%).
Come visto, i numeri sono ancora bassi per quanto riguarda l’elettrico e i veicoli a zero e bassissime emissioni. E l’Ecobonus per le fasce 0-20 e 21-60 g/Km di CO2 non sembra sufficiente a trainare il comparto.