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Bce - nessuna novità

Pubblicato il 07/03/2024 alle ore 15:01:44

Nulla di nuovo dal comunicato e neppure dalle prime dichiarazioni della Governatrice Lagarde



(comunicato stampa)


Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di mantenere invariati i tre tassi di interesse chiave della BCE. Dall’ultima riunione del Consiglio direttivo di gennaio, l’inflazione è ulteriormente diminuita. Nelle ultime proiezioni degli esperti della BCE, l’inflazione è stata rivista al ribasso, in particolare per il 2024, il che riflette principalmente un contributo inferiore proveniente dai prezzi dell’energia. Il personale ora prevede che l’inflazione sarà in media al 2,3% nel 2024, al 2,0% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Anche le proiezioni per l’inflazione al netto di energia e alimentari sono state riviste al ribasso e in media al 2,6% per il 2024, al 2,1% per il 2025 e al 2,0% per il 2026. Sebbene gran parte delle misure dell’inflazione di fondo si siano ulteriormente allentate, le pressioni interne sui prezzi restano elevate, in parte a causa della forte crescita dei salari. Le condizioni di finanziamento sono restrittive e i passati aumenti dei tassi di interesse continuano a pesare sulla domanda, contribuendo a ridurre l’inflazione. Il personale ha rivisto al ribasso la proiezione di crescita per il 2024 allo 0,6%, con l’attività economica che dovrebbe rimanere contenuta nel breve termine. Successivamente, gli esperti prevedono che l’economia riprenderà e crescerà dell’1,5% nel 2025 e dell’1,6% nel 2026, sostenuta inizialmente dai consumi e successivamente anche dagli investimenti.

 

Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine del 2%. Sulla base della sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al raggiungimento di questo obiettivo. Le future decisioni del Consiglio direttivo garantiranno che i tassi ufficiali saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario.
 

Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse del Consiglio direttivo si baseranno sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell'inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria.
 

Tassi di interesse chiave della BCE

Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%.

Programma di acquisto di asset (APP) e programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)

Il portafoglio dell’APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, poiché l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell'ambito del PEPP durante la prima metà del 2024. Nella seconda metà dell'anno intende ridurre il portafoglio PEPP di 7,5 miliardi di euro al mese in media. Il Consiglio direttivo intende interrompere i reinvestimenti nell’ambito del PEPP alla fine del 2024.

Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestire i rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.

Operazioni di rifinanziamento

Mentre le banche rimborsano gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni mirate di prestito e il relativo rimborso in corso contribuiscono al suo orientamento di politica monetaria.

***

Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione della trasmissione è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere in modo più efficace al suo mandato di stabilità dei prezzi.



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