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Unicredit: battute le attese degli analisti

Pubblicato il 07/05/2024 alle ore 09:05:36

Significativa creazione di valore a venire

 

Utile netto eccellente pari a €2,6 miliardi, in crescita di circa il 24% rispetto al 1trim23, ed un RoTE del 23%1

 

Ricavi netti pari a €6,3 miliardi, in crescita del 7% rispetto al 1trim23 con NII pari a €3,6 miliardi e commissioni pari a €2,1 miliardi, in crescita grazie ad un solido slancio commerciale, sostenuto dall'attenzione verso la clientela e alimentato dalle fabbriche prodotto

 

Rapporto costi/ricavi leader nel settore ulteriormente migliorato al 36,2%, sostenuto da una continua efficienza operativa

 

Elevata e stabile qualità degli attivi con un Costo del Rischio molto basso pari a 10 pb e linee di difesa mantenute

 

Eccezionale creazione di valore per gli azionisti con un EPS2 in crescita del 42% e patrimonio netto tangibile per azione in crescita del 25%3 anno su anno

 

CET1 ratio del 16,23% in crescita di 35 punti base nel 1trim24 con l'accantonamento della distribuzione per €2,6 miliardi più che compensato dalla continua forte generazione organica di capitale per €3,4 miliardi

 

Guidance sull'utile netto per il FY24 aumentata ad oltre €8,5 miliardi e guidance sulla distribuzione4 a valere sul FY24 aumentata ad in linea con il 2023

 

Ben avviati verso il raggiungimento delle ambizioni di medio termine di un RoTE superiore al 15% e di una forte crescita dell'EPS2 e del DPS, insieme a distribuzioni sostenibili e bilanciate sostenute dalla generazione organica di capitale e alla retribuzione o utilizzo del capitale in eccesso entro il 2027

 

Ulteriore progresso in ambito ESG con la pubblicazione del piano di transizione verso Net Zero, e con il lancio della terza tranche di UniCredit per l'Italia per €10 miliardi

 

 

Il 6 maggio 2024 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ("UniCredit" o "il Gruppo") ha approvato i risultati consolidati di Gruppo al 31 marzo 2024 relativi al 1trim24.

 

La straordinaria performance di UniCredit nel 1trim24, sostenuta da una robusta dinamica delle commissioni in tutte le categorie, contrassegna il tredicesimo trimestre consecutivo di una crescita redditizia e di qualità. Il focus strategico del Gruppo, diretto al rafforzamento delle operazioni incentrate sul cliente, ai costi e all'efficienza del capitale, ha portato ancora una volta a risultati eccellenti, posizionando UniCredit in modo ottimale per un successo e una crescita continui.

 

A riprova della trasformazione di UniCredit, nel 1trim24 il Gruppo ha prodotto un EPS2 in rialzo del 41,8 per cento anno su anno, un dividendo per azione accantonato in rialzo del 63,6 per cento anno su anno, e un valore contabile tangibile per azione in rialzo del 25 per cento3 anno su anno.

 

Tali risultati di elevata qualità sono stati conseguiti in tutte le regioni e in tutte le fabbriche prodotto, preservando al contempo eccellenti solidità finanziaria e linee di difesa a protezione dei risultati e delle distribuzioni future. Il CET1 ratio di UniCredit è aumentato ulteriormente al 16,23 per cento, in ampio eccesso rispetto al nostro obiettivo manageriale del 12,5-13 per cento e già al netto degli €8,6 miliardi relativi alle distribuzioni del 2023 così come dei €2,6 miliardi di accantonamento della distribuzione per il 2024. L'ammontare degli overlay su esposizioni in bonis si è attestato a €1,8 miliardi.

 

La guidance finanziaria per l'utile netto del FY24 è migliorata ad oltre €8,5 miliardi, con invariato RoTE di circa il 16,5 per cento e una generazione organica di capitale superiore ai 300 punti base.

 

Nel 1trim24, UniCredit ha raggiunto ancora una volta una crescita sostenibile di elevata qualità, riflessa in €6,3 miliardi di ricavi netti, in rialzo del 10,9 per cento rispetto allo scorso trimestre e del 7,5 per cento anno su anno. Questa straordinaria performance è stata sostenuta da un margine di interesse ("NII") per €3,6 miliardi, da commissioni per €2,1 miliardi, e da rettifiche per perdite su crediti ("LLP") per €0,1 miliardi.

 

Il margine di interesse è diminuito dello 0,9 per cento rispetto allo scorso trimestre a €3,6 miliardi, o aumentato del 5,3 per cento al netto delle rettifiche per perdite su crediti, una performance solida nonostante il minor numero di giorni di calendario nel trimestre. I prestiti commerciali lordi medi in bonis sono diminuiti del 1,3 per cento rispetto al trimestre precedente, con il Gruppo che ha mantenuto la sua attenzione verso rendimenti accrescitivi del capitale ed aggiustati per il rischio, limitando i volumi complessivi e focalizzando l'attenzione sulla crescita dell'esposizione verso clienti e segmenti di qualità e redditizi, con aumenti nel segmento delle PMI e del credito al consumo, compensati da una riduzione nei segmenti large corporates e mutui e da volumi di mercato complessivamente inferiori in Italia, Germania e Austria. La gestione complessiva del pass-through sui depositi è rimasta disciplinata, con quest'ultimo che ha chiuso a circa il 30 per cento nel 1trim24. Il margine di interesse è aumentato del 8,5 per cento anno su anno.

 

Le commissioni hanno registrato un robusto inizio dell'anno, aumentando del 15,8 per cento rispetto al trimestre precedente e in miglioramento in ciascuno dei segmenti, favorite dal nostro modello diversificato e bilanciato, che si traduce in una considerevole base di commissioni pari al 33 per cento dei nostri ricavi lordi totali. Il trimestre è stato caratterizzato in particolare da una forte crescita nelle commissioni su investimenti, specialmente in Italia e Germania, grazie al positivo slancio commerciale e ad un contesto macroeconomico più favorevole. Su base annuale, le commissioni sono cresciute del 3,3 per cento nel 1trim24, o del 7,6 per cento se escluso l'impatto derivante dalla riduzione delle commissioni sui conti correnti in Italia e i maggiori costi legati alle cartolarizzazioni.

 

Il Gruppo ha confermato il suo Costo del Rischio ("CoR") strutturalmente basso e stabile a 10 pb nel 1trim24, iscrivendo a bilancio €0,1 miliardi di rettifiche per perdite su crediti. Il CoR sottostante, ovvero a livello di Gruppo esclusa la Russia e al netto dei cambiamenti relativi agli overlay rilasciati durante il trimestre, si è attestato nel 1trim24 a 19 pb, più alto del CoR contabile principalmente in ragione delle riprese di valore. Il Gruppo continua ad avere un portafoglio creditizio resiliente, di elevata qualità e diversificato geograficamente, con adeguati livelli di copertura e solide linee di difesa con, fra gli altri, €1,8 miliardi di overlay sulle esposizioni in bonis. La guidance sul CoR per il FY24 resta invariata a meno di 20 pb.

 

Nel 1trim24 i costi operativi sono stati pari a €2,3 miliardi, in diminuzione del 6,9 per cento rispetto allo scorso trimestre e dello 0,7 per cento anno su anno, a conferma della comprovata esperienza del Gruppo nell'efficienza operativa raggiunta attraverso riduzioni di costi mirate e investimenti nel futuro per trainare la crescita. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie ai significativi investimenti e ai costi di integrazione registrati nei trimestri precedenti, che hanno consentito al Gruppo di mitigare l'impatto dell'inflazione e degli aumenti salariali legati ai contratti collettivi in Italia e in Austria. Il rapporto costi/ricavi si è attestato al 36,2 per cento, tra i migliori nel settore.

 

Il Gruppo continua ad essere leader in quanto ad eccellenza del capitale, con 118 pb o €3,4 miliardi di generazione organica di capitale nel 1trim24, in grado di più che compensare l'accantonamento, ai fini della distribuzione, del 100 per cento dei €2,6 miliardi di utile netto, risultando in un CET1 ratio del 16,23 per cento, in rialzo di 35 pb rispetto al trimestre precedente. Inoltre, gli RWA sono stati ridotti del 1,7 per cento rispetto allo scorso trimestre a €279,6 miliardi, a dimostrazione dell'impegno di UniCredit in una gestione attiva degli RWA diretta al miglioramento dell'efficienza del capitale.

 

Il successo del percorso di trasformazione verso una eccellenza sostenibile è reso evidente dalla performance del Gruppo, con un utile netto nel 1trim24 di €2,6 miliardi ed un RoTE del 19,5 per cento o del 23 per cento se basato su un CET1 ratio pari al 13 per cento.

 

A seguito dell'approvazione degli azionisti e dell'autorità di vigilanza, l'inizio della seconda tranche del programma di riacquisto di azioni proprie a valere sull'utile netto del 2023 per €3,1 miliardi è previsto il prima possibile successivamente ai risultati del 1trim24, soggetto alle condizioni del mercato. La prima tranche del riacquisto di azioni proprie a valere sull'utile netto del 2023 per un ammontare di €2,5 miliardi è stata conclusa in data 7 marzo 2024.

 

Le distribuzioni totali4 a valere sull'utile netto del 2024 sono aumentate a in linea con le distribuzioni relative al FY23. L'accantonamento e il payout del dividendo rimangono invariati al 40 per cento dell'utile netto, con la parte restante nella forma di riacquisto di azioni proprie. La ripartizione finale tra dividendo e riacquisto di azioni proprie dipenderà dalle condizioni del mercato, e sarà decisa a seguito dei risultati del 2024, assieme alla decisione finale sulle distribuzioni. L'approccio alla distribuzione tramite acconto, applicabile sia al dividendo che al riacquisto di azioni proprie, si assume al 40 per cento circa delle distribuzioni totali. La distribuzione nell'anno solare 2024 è attesa per circa €10 miliardi5.

 

UniCredit intende impiegare o distribuire agli azionisti il suo capitale in eccesso al più tardi entro il 2027. Escludendo opzioni di crescita inorganica, UniCredit prevede che le distribuzioni totali annue medie4 tra il FY25 e il FY26 saranno superiori alle distribuzioni relative al FY24, con una politica sui dividendi pari o superiore al 40% e riacquisti di azioni proprie con limite massimo corrispondente alla generazione organica di capitale in combinazione con l'impiego del capitale in eccesso. Nell'eventualità in cui il capitale in eccesso dovesse essere utilizzato per opportunità di crescita inorganica, che sarebbero intraprese secondo criteri stringenti, il livello delle distribuzioni annuali nel periodo FY25-FY26 dipenderebbe dal rendimento delle acquisizioni, che dovrebbero presentare rendimenti post sinergie vantaggiosi rispetto a quello derivante dal riacquisto di azioni proprie.

 

UniCredit continua a registrare significativi progressi nelle sue ambizioni ESG e nel 1trim24 ha pubblicato il piano di transizione verso Net Zero e il nuovo target intermedio per il portafoglio creditizio relativo al settore siderurgico. Sono stati inoltre diffusi i dettagli del monitoraggio annuale dell'evoluzione, rispetto agli obiettivi, dei tre settori prioritari per UniCredit - Oil&Gas, Power Generation e Automotive - a conferma del nostro costante supporto dei clienti verso una transizione giusta.

 

UniCredit è stata riconosciuta da EMEA Finance come "Migliore banca per la sostenibilità nella CEE" e "Migliore banca per ESG" in Austria e in Repubblica Ceca da Euromoney, ad evidenza della nostra leadership nella regione. Per il terzo anno consecutivo, la banca è stata inserita tra le "Migliori 100 aziende per la parità di genere a livello globale" nella classifica stilata da Equileap, a riprova della dedizione dell'organizzazione ai temi di diversità, uguaglianza e inclusione.

 

Nel mese di febbraio 2024 la banca ha lanciato la terza edizione di "UniCredit per l'Italia", un ampio insieme di misure dirette a supportare la crescita delle aziende, anche facendo leva su misure recentemente introdotte dal governo italiano, con nuove soluzioni e €10 miliardi di crediti aggiuntivi. Questi finanziamenti sono mirati a supportare investimenti, capitale circolante e liquidità, e includono condizioni agevolate, con il 40 per cento delle risorse stanziate a favore del Sud Italia. Un'attenzione particolare è dedicata all'integrazione dei fattori ESG, con l'obiettivo di incrementare la sostenibilità ambientale e sociale delle iniziative economiche.

 

I principali eventi recenti del 1trim24 e a partire dalla fine del trimestre, in aggiunta a quelli menzionati nella sezione "Eventi di rilievo del 1trim24 e successivi", includono:

 

·       "UniCredit fissa l'obiettivo Net Zero per la transizione del settore siderurgico" (comunicato stampa pubblicato in data 18 gennaio 2024);

·       "UniCredit: delibere del Consiglio di Amministrazione" (comunicato stampa pubblicato in data 16 febbraio 2024);

·       "Nuove date per i risultati del primo trimestre 2024" (comunicato stampa pubblicato in data 6 marzo 2024);

·       "Conclusa la Prima Tranche del Programma di Buy-Back 2023. UniCredit: aggiornamento sull'esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie nel periodo dal 4 al 7 marzo 2024. Definizione del valore finale del dividendo per azione 2024 con riferimento all'esercizio 2023" (comunicato stampa pubblicato in data 8 marzo 2024);

·       "UniCredit: la BCE approva buy-back da 3,1 miliardi di euro a completamento del Programma di riacquisto di azioni proprie 2023" (comunicato stampa pubblicato in data 11 aprile 2024).

 

 

Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A. ha dichiarato:

 

Abbiamo iniziato l'anno su basi estremamente solide con un utile netto di €2,6 miliardi, in rialzo del 24% su base annuale, superando in pieno le aspettative in tutte le linee principali, con un RoTE del 19,5%. Questo risultato è stato supportato da un contesto nettamente migliorato per le commissioni e gli AuM, dalla nostra attenzione per i clienti e verso le nostre fabbriche prodotto tradottasi in uno slancio commerciale eccezionale, e da un margine di interesse resiliente. Pur continuando ad investire, rimaniamo vigili sui costi e raccogliamo i benefici delle iniziative che abbiamo assunto in precedenza con un rapporto costi/ricavi leader nel settore al 36,2%. La straordinaria qualità dei nostri attivi si riflette in un Costo del Rischio pari a 10 pb che rimarrà basso grazie al nostro approccio prudente, alle nostre coperture e agli overlay. UniCredit è sulla buona strada per continuare a raggiungere risultati eccezionali, e siamo orgogliosi di rappresentare un modello nel settore.

 

Il nostro CET1 ratio tra i migliori del settore è aumentato ancora una volta al 16,2%, già al netto della distribuzione del 2023 per €8,6 miliardi e dell'accantonamento della distribuzione del 2024 per €2,6 miliardi, a testimonianza della nostra eccellente generazione organica di capitale pari a €3,4 miliardi, a supporto della nostra distribuzione leader nel settore.

 

Come diretto risultato dei nostri investimenti, volti ad incrementare i nostri diversificati flussi di commissioni e al rafforzamento delle nostre linee di difesa, e grazie alla flessibilità data dal nostro capitale in eccesso, continueremo a dimostrare una redditività strutturale elevata in modo sostenibile e ritorni per gli azionisti tra i migliori nel settore in contesti macroeconomici mutevoli. Siamo focalizzati in maniera irremovibile sulla costruzione del futuro e sul raggiungimento delle nostre ambizioni per tutti gli stakeholder.

 

 

Si prega di fare riferimento alle sezioni 'Note generali' e 'Definizioni principali' al termine di questo documento per informazioni relative alle metriche finanziarie e alle definizioni dei termini utilizzati in questo comunicato stampa.

[1] Calcolato su un CET1 ratio al 13% come definito sotto.

[2] EPS calcolato come utile netto, come definito sotto, rapportato al numero medio di azioni in circolazione, escluse le azioni proprie e le azioni sottostanti al contratto di usufrutto CASHES.

[3] Incluso il dividendo per azione pagato ad aprile 2023, o in crescita del 22% a/a al netto di tale dividendo.

[4] Distribuzione ordinaria di almeno il 90% dell'utile netto, con limite massimo corrispondente alla generazione organica di capitale.

[5] Distribuzione nell'anno solare 2024 per circa €10 miliardi, dei quali €3 miliardi tramite dividendo pagati ad aprile 2024, €1,1 miliardi corrispondenti al riacquisto di azioni proprie a valere sul FY23 già eseguito durante il 1trim24 (ovvero non includendo gli €1,4 miliardi relativi al riacquisto di azioni proprie a valere sul FY23 già eseguito durante l'anno solare 2023), €3,1 miliardi relativi al residuo del riacquisto di azioni proprie a valere sul FY23, e circa €3 miliardi dall'acconto sulla distribuzione a valere sul FY24. La distribuzione è soggetta alle approvazioni degli azionisti e delle autorità di vigilanza.

 



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